31/05/17

Trofeo BIM 2017


UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO

AGLI SPORTIVI DEL NOSTRO ISTITUTO



Alcuni alunni delle classi prime e terze che hanno presenziato alla cerimonia di
premiazione, accompagnati dalla prof.ssa  Ramponi .

                          

Una notte fuori dal comune...

ALCUNI ALUNNI SI (E CI ) RACCONTANO 😁

UNA NOTTE DA DIMENTICARE

di Emanuele G., Simone e Thomas (terza A)

“Bhè, è solo una notte in hotel, cosa vuoi che succeda?” dissi io per incoraggiarmi.

Non sapevo ancora cosa stava per accadere, quella notte.

Dopo il primo giorno di visita al Vittoriale degli italiani, noi, la 3^A, e la 3^B, ci fermammo presso un albergo di Montichiari:

l’ hotel “Garda”, 4 stelle, 2 piani e una cucina sublime. Insomma, un bel posticino.

Dopo una lunga coda per entrare all’ interno, riuscimmo finalmente ad avere la nostra camera. Dico “riuscimmo” perché le camere erano divise a trii. Io ero con due miei amici: Thomas e Simone.

-Ecco a voi ragazzi: é la numero 104. Buon soggiorno!

Fatte tre rampe di scale, potemmo finalmente vedere la nostra stanza: aveva 3 letti singoli, un bagno abbastanza grande e una televisione. Il resto era solo arredamento. La prima cosa che facemmo fu ristorarci per un’ oretta , per poi prepararci alla cena.

Erano le 8 quando ci servirono il primo piatto.

Mangiammo delle ottime pietanze e, verso le 9, tornammo nel nostro alloggio.

Era tutto stranamente normale: Simone si stava facendo un bagno nella vasca, io oziavo e Thomas guardava una partita di calcio in TV.

Procedeva tutto per il verso giusto, e, verso le 10 e mezza, ognuno di noi era ben lavato e già pronto per dormire.

Stavo per accettare quella situazione, finchè non successe. Quell’ unica frase scatenò una guerra. Simone richiamò l’ attenzione su di sé e disse:

-Facciamo wrestling!

Appena pronunciate quelle parole, il pandemonio iniziò: Emanuele attaccò Simone spingendolo sul letto e facendogli una leva e io mi nascosi nell’ armadio sperando di non essere coinvolto. Tutto inutile. Era "un tutti contro tutti".

Simone si accorse della mia assenza e, senza troppa fatica, mi trovò.

Era troppo tardi per tirarsi indietro e quindi reagii. Con un urlo spartano mi unii alla lotta.

Non si capiva chi stesse vincendo o perdendo, ma una cosa era certa: se qualcuno avesse abbassato la guardia, sarebbe stato fatale…

Cercai disperato di ottenere aiuto dalle altre stanze tramite il telefono fisso presente sul comodino. Però era praticamente irraggiungibile: lontano da me e vicino ai miei nemici. E allora decisi di resistere fino a quando essi non si fossero addormentati, ponendo così fine alla famigerata battaglia.

Inaspettatamente, a mezzanotte circa, ci fu un momento “di stallo”.

Ma non ero tranquillo: da quando lo scontro era iniziato erano passate 2 ore e le cose che avevo visto mi avevano traumatizzato.

Emanuele fece la prima mossa. Fu un errore letale. Saltò addosso a Thomas. Lui reagì e finirono entrambi a terra: era il mio momento!Aggredii entrambi e in quell’ istante il caos regnò. Dopo 10 minuti di combattimento selvaggio, mi alzai e rimossi la chiave magnetica che dava l’ elettricità alla camera. L’ oscurità cadde e, si sa , i predatori agiscono di notte...

Mi lanciai addosso a quelli che credevo fossero i miei coinquilini. Sfortunatamente, ottenni solo un bernoccolo in testa. Infatti sbattei contro il comodino e mi rannicchiai a terra depresso.

Io ero quello più energico. Emanuele e Thomas si erano arresi e giacevano nei rispettivi letti, quindi mi proclamai vincitore e la guerra finì. Ma non ero ancora soddisfatto. Volevo ancora divertirmi.

Di conseguenza, iniziai a cantare e ballare. Emanuele mi seguì.

Fu la piccola scintilla che fece scoppiare Thomas. Si alzò in piedi ed urlò:

-Smettetela in 5 secondi o vado a dormire in bagno.

Lo ignorammo e allora iniziò il conto alla rovescia:

-5…4…3…2…1…ora basta! Vado a dormire!!!

E fu in quel momento che la notte finì.

La mattina dopo ci comportammo come se nulla fosse successo. In realtà, quell’ esperienza ci ha segnati nel profondo ma, soprattutto, ...il bagno non era comodo.👎




L’arte del restauro va a scuola

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